lunedì 2 gennaio 2012

Il 2012 e' arrivato

Credo di esprimere lo stato d'animo della moltitudine se mi permetto di dire che il nuovo anno e' entrato portando con se un'atmosfera di cupa preoccupazione. E' difficile, per molti di noi impossibile, credere alle parole di un Napolitano che, dal suo maestoso, ricco e confortevole palazzo ci dice che i nostri sacrifici non saranno vani. Il problema non e' se essi si riveleranno vani oppure no, il problema sta nelle condizioni di vita che tali sacrifici creano. Il problema e' se siamo o meno in grado di sostenere questi ormai demagogici sacrifici. Cosa puo' sacrificare una persona disoccupata con una famiglia a carico? Puo' solo sperare di non finire in mezzo ad una strada! Per riuscire a pagare le bollette, la benzina per l'auto, l'assicurazione, il bollo, l'abbigliamento indispensabile per 2 figli che crescono, materiale scolastico, spese sanitarie (visite specialistiche varie/farmacia), generi alimentari... una famiglia come la mia, composta da 4 persone che percepisce un solo stipendio sopravvive a malapena e prega ogni giorno perche' non sopraggiunga qualche impellente o indispensabile necessita poiche', semplicemente, non ci sono i soldi per far fronte a nulla che non sia previsto o programmato a tavolino. La mia volutamente pacata osservazione nasce dalla riflessione di una situazione personale che sto vivendo di questi tempi. Qualche giorno fa ho saputo di dover subire un intervento chirurgico. Dalle Marche mi dovro' spostare a Pavia. Perche'? Perche' dopo dieci anni di visite specialistiche e analisi piu' o meno invasive costate non so quante migliaia di euro, nessun dottore della mia regione e' riuscito a risolvere i problemi di salute che mi affliggono e che hanno condizionato in modo serio e grave la qualita' della mia vita. Ho dovuto quindi iniziare una ricerca via internet per trovare uno specialista ed un ospedale che potesse essere in grado di aiutarmi. Sono approdata a Pavia dove, dopo una visita (200 euro) ho finalmente ricevuto una diagnosi con relativa soluzione. Tra qualche settimana andro' ad operarmi. Un intervento in chirurgia robotica che, in altre nazioni va per la maggiore per via della sua precisione e perche' riduce di parecchio il tempo dell'intervento. Un beneficio notevole per i pazienti! In Italia sono ancora pochi i reparti di chirurgia ad adoperare questo metodo. Riducendo i tempi della chirurgia si riducono di conseguenza i numeri degli interventi, e questo, per gli ospedali vuol dire meno soldi. Insomma, sto vedendo la luce in fondo al tunnel. Mio marito ed io stiamo risparmiando per affrontare il viaggio. Una degenza di tre giorni, comprese le spese di vitto e alloggio per mio marito e la benzina per circa 1000 km da percorrere dovrebbero aggirarsi intorno ai 600 euro. Noi stiamo risparmiando, stiamo facendo "sacrifici" per potermi curare, siamo costretti ad avvalerci di un sistema di tipo privatistico e a pagare con soldi che non abbiamo perche' farsi curare dal sistema sanitario pubblico equivale a condannarsi a morte. Tutti, compresi i miei figli ci stiamo "sacrificando" perche' io possa tornare ad essere una cittadina produttiva in questa scoieta'. La domanda ora, pero'nasce spontanea: ma i vari Monti, Napolitano, Bossi, Bersani, Vendola, DiPietro e tutta la scia strisciante di parassiti che fanno loro seguito composta da colletti sporchi, massoni e mafiosi: quali sacrifici REALI E CONCRETI fanno? Vi curate prendendo appuntamento in un ospedale pubblico dopo aver trascorso 3 mattine al telefono in attesa con il CUP (centro unico di prenotazione)? Quando salite in auto vi preoccupa la spesa del carburante? Al supermercato ci siete mai andati a fare la spesa? Siete costretti a cercare le offerte speciali per comprare il latte? Avete difficolta' a comprare i libri di testo per la scuola dei vostri figli? Vi mettete un maglione in piu' quando siete a casa per risparmiare sul riscaldamento? I vostri figli quest'anno hanno rinunciato ad un regalo di Natale o a qualsiasi altra cosa? Sapete cosa vuol dire cercarsi un lavoro o peggio perdere il lavoro e tirare a campare con 1000 euro al mese? Beh, cari prestigiatori quando avrete risposto "si" al 90% di queste domande (e sono stata buona, ne avrei potute aggiungere altre 100) allora e solo allora avrete il diritto di parlare al popolo di "sacrifici". Ai miei concittadini, per i quali nutro immenso rispetto e amore vorrei invece dire cio' che Albert Einstein disse a proposito della "crisi". Non sono parole semplici nella loro esposizione. Le ho rilette piu' volte per capirne in maniera completa e corretta il significato. "Non possiamo pretendere che le cose cambino, se continuiamo a fare le stesse cose. La crisi è la più grande benedizione per le persone e le nazioni, perché la crisi porta progressi. La creatività nasce dall'angoscia come il giorno nasce dalla notte oscura. E' nella crisi che sorge l'inventiva, le scoperte e le grandi strategie. Chi supera la crisi supera sé stesso senza essere 'superato'. Chi attribuisce alla crisi i suoi fallimenti e difficoltà, violenta il suo stesso talento e dà più valore ai problemi che alle soluzioni. La vera crisi, è la crisi dell'incompetenza. L' inconveniente delle persone e delle nazioni è la pigrizia nel cercare soluzioni e vie di uscita. Senza crisi non ci sono sfide, senza sfide la vita è una routine, una lenta agonia. Senza crisi non c'è merito. E' nella crisi che emerge il meglio di ognuno, perché senza crisi tutti i venti sono solo lievi brezze. Parlare di crisi significa incrementarla, e tacere nella crisi è esaltare il conformismo. Invece, lavoriamo duro. Finiamola una volta per tutte con l'unica crisi pericolosa, che è la tragedia di non voler lottare per superarla." Amici, i potenti della nostra bellissima Terra creeranno sempre "crisi" e conteranno sulla nostra inadeguatezza per continuare a manovrare l'economia globale a favore di pochi ed a discapito dei tanti. Ognuno di noi possiede la capacita' di critica ed e' giusto criticare le azioni di uomini spregiudicati e senza coscienza che pretendono di imporci il loro sistema mandandoci in rovina. Ma la nostra forza deve emergere, trovare respiro prendendo in contropiede tutti quegli esseri che vorrebbero vederci depressi, pronti alla resa, pronti a chinarci alla loro volonta'. Mettiamo insieme le nostre idee, le nostre competenze, le nostre risorse e vi renderete conto che la gente per bene e onesta puo' diventare lo tsunami del cambiamento. Negli ultimi anni in Italia abbiamo realizzato progetti importanti insieme, lo abbiamo fatto ogni volta che siamo stati propositivi (basti pensare all'acqua). Questo non e' il momento di allinearsi, questo e' il momento di continuare a reagire.

2 commenti:

Valeria, Marco e Sara, i Maramei ha detto...

Cara Christina, un forte abbraccio per quello che stai affrontando, da qualcuno che ti capisce molto bene e condivide in pieno le tue posizioni.
Anche noi in tre con un solo stipendio e tutto quello che ne consegue, e noi siamo fortunati rispetto a tanti perché abbiamo avuto una mano dai nostri genitori nei momenti peggiori.
Moltissimi auguri a te e alla tua famiglia.

Christina Pacella ha detto...

Carissimi Valeria e Marco, se vogliamo cercare qualcosa di buono in questa crisi e' sicuramente il fatto che porta insieme il meglio di questa Italia. Vi abbraccio forte e spero con tutto il cuore di potervi conoscere un giorno non troppo lontano.