venerdì 31 luglio 2009

UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI SALVATORE BORSELLINO...CORSO DI LAUREA "RISVEGLIO DEL CUORE E DELLA COSCIENZA"...


Due serate indimenticabili quelle di Camerano e Chiaravalle. Sono serate storiche quelle con Salvatore. Sono serate che hanno il potere di cambiare non solo la nostra percezione sulle verita' di via D'Amelio. Ascoltare Salvatore cambia la visione, la mentalita' rispetto il giusto assetto sociale che deve avere la legalita' in Italia. I crimini, di qualsiasi natura essi siano vanno debellati ed il sistema legislativo deve essere posto nella condizione di poter lavorare serenamente, senza ostacoli. In una societa' civile i magistrati non devono temere per la propria vita semplicemente perche' adempiono al loro dovere. Questo e' inaccettabile! L'opinione deve mostrare ai nostri giudici che "facciamo il tifo per loro", come dice Salvatore. Le stragi di Stato, le parole di Salvatore, quando parla del suo Paolo sono parole tristi che mettono in evidenza uno Stato non solo assente ma traditore nei confronti del popolo. Il fatto stesso che Salvatore gira l'Italia per raccontarci questo stralcio doloroso e penoso della sua esistenza porta con se un messaggio di fiducia, di speranza. Quello che e' successo a Paolo non deve condizionare la nostra visione riguardo le istituzioni che governano l'Italia. Deve spronarci a far emergere la parte buona delle istituzioni che, in questo momento sono sommerse dalle menzogne sulle quali e' basata questa "disgraziata seconda Repubblica". E' per questo che Salvatore ringrazia tutti quei giovani che lo invitano in ogni parte del paese. Ogni piazza che ha la fortuna di ospitare Salvatore rappresenta una porta attraverso la quale riesce a raggiungere le coscienze di chi lo ascolta passando per le vie del cuore. E' li, nei nostri cuori che riconosciamo la profonda consapevolezza dell'ingiustizia di un omicidio. Uccidere chi tenta di lavorare in nome del diritto che riguarda ognuno di noi e' un crimine.
Tutti abbiamo il dovere di guardarci intorno e denunciare le ingiustizie che vediamo di qualsiasi natura esse siano, che le subiscano gli altri o noi sulla nostra pelle. Solo in questo modo renderemo importanti quelle croci che sovente siamo chiamati ad apporre sulle schede elettorali. Il messaggio che oggi deve passare al mondo politico e' che i cittadini sono ben svegli e che hanno gli occhi aperti. Il tempo delle veline e degli accordi tra mafia e Stato e' finito. Solo noi possiamo determinare un tale cambiamento.

Christina Pacella

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