sabato 30 luglio 2011
19 luglio 1992. Memorie, perse?
19 rintocchi in Via D'Amelio.
E' l'orologio dell'ingiustizia che scandisce il tempo.
Tempo smarrito tra memorie perse nella foschia
memorie che narrano una imperdonabile follia.
Memorie che vagano tra le mura di un “governo”.
Memorie sepolte sotto il ghiaccio di un lungo inverno.
Memorie nascoste tra pagine rapite.
Memorie scomparse insieme a troppe vite.
Memorie sfuggenti.
Memorie che scappano da segreti pungenti.
Memorie vigliacche che non osano specchiarsi.
Memorie timorose della verita' pronta ad affacciarsi.
Memorie che vorrebbero scomparire.
Memorie intrappolate dal pensiero di chi non le lascia fuggire.
Memorie pesanti come catene.
Memorie di uomini che ringhiano come iene.
Memorie, memorie uscite da quella stanza!
Memorie siete una lugubre alleanza
Memorie di patti fatti e misfatti
Memorie e non memorie
avete lasciato le vostre scorie
e noi che i veleni raccogliamo
dinnanzi alle menzogne non ci pieghiamo.
Non pronunciate i vostri ricordi
le bugie sono il cibo degli ingordi.
I rintocchi continueranno a lamentare
un macabro eco
accompagnera' chi si rifiuta di ascoltare.
Le vostre memorie con voi nell'oltretomba.
Vi faranno compagnia o vi dilanieranno come una bomba?
Di Christina Pacella
Dedicata alla casta, politica e non, e ai mafiosi che sono stati colpiti da una grave forma di amnesia dal giorno in cui e' stato brutalmente ucciso il magistrato Paolo Borsellino, 19 anni fa.
venerdì 29 luglio 2011
Quando in Italia si denunciano i mafiosi...
In questo Paese all'incontrario i buoni sono costretti a nascondersi e i criminali troppo spesso vanno a governare. Cliccate sul titolo e buona lettura amici.
giovedì 28 luglio 2011
ECONOMIA CRIMINALE E MAFIOSA (elaborato da Elio Veltri)
La mafia S.p.A. è la prima azienda italiana per fatturato e utile netto e una delle più grandi per addetti e servizi. Il solo ramo commerciale della criminalità mafiosa e non, che incide direttamente sul mondo dell’impresa, ha ampiamente superaro i 92 miliardi di euro anno. Così ogni giorno una massa enorme di denaro passa dalle mani dei commercianti e degli imprenditori italiani a quelle dei mafiosi:qualcosa come 250 milioni di euro al giorno, 10 milioni l’ora, 160.000 euro al minuto.
Il metodo più usato per calcolare le dimensioni dell’economia criminale-mafiosa è il “currency demand approach” che calcola il rapporto tra il denaro circolantexxvii e le transazioni che avvengono in contanti.
In un recente articolo de Il Sole 24 Ore il sommerso complessivo in Italia equivale a 420 miliardi di fatturato, di cui 170 riguardano l’economia mafiosa e al suo interno, al primo posto, il ricavo del traffico di stupefacenti. D’altronde, il ROIxxix (ROI è l'acronimo per "Return on Investment" che tradotto dall'inglese risulta come "Ritorno sull'investimento". Viene utilizzato per indicare l'indice che identifica la redditività del capitale investito. Praticamente serve per capire quanto il capitale investito in campagna pubblicitarie ritorna in termini di reddito) della cocaina è di 1 a 3 (200%). E cioè su 1.000 euro di cocaina la prima settimana se ne guadagnano 3.000, la seconda 9.000, la terza 27.000….Nessuna attività imprenditoriale ha guadagni di questo tipo. Il volume dei traffici di droga è in costante espansione a causa dell’aumento contestuale dell’offerta dovuta all’aumento della produzione e della domanda dei cittadini-consumatori che in Italia superano il milione. Gli arresti e i sequestri di ingenti quantità di droga non cambiano la situazione perchè «il ricambio dei trafficanti è assicurato con prontezza, le cosche dispongono di personale umano inesauribile, non necessariamente associato, anzi, preferibilmente esterno e sfuggono quasi sempre i meccanismi e le procedure di pagamento, gli intermediari di cui si servono, i canali di riciclaggio dei profittixxx».
Il Procuratore Nazionale Antimafia, Pietro Grasso, sottolinea che «l’attenzione è puntata sul reato di detenzione della droga, sicché l’operazione si ritiene conclusa con il sequestro delle quantità di droga detenute da uno o più spacciatori, con il loro arresto, mentre poca o nessuna attenzione viene dedicata alla ricerca della “rete” degli organizzatori, finanziatori, fornitori». Invece, sarebbe necessario «individuare i canali di rifornimento, individuare e neutralizzare i canali del riciclaggio e tutto ciò a livello internazionale o quanto meno europeo».
Il fatturato annuo delle mafie italiane, valutato da organismi diversi, si aggira all’incirca sui 170-180 miliardi di euro ed è uguale al PIL di Estonia(25 mld), Romania(97 mld), Slovenia (30mld) e Croazia (34 mld).
lunedì 25 luglio 2011
UN NUOVO PROGETTO: DEI CITTADINI PER I CITTADINI. LISTA CIVICA NAZIONALE
Da via D'Amelio, a Palermo lo scorso 19 luglio e' nata una speranza che ci permettera' di cambiare il Paese. Abbiamo pensato, da semplici cittadini di costituire una Lista Civica Nazionale. Ma dobbiamo volerlo tutti, dobbiamo essere tanti e dobbiamo saper rimanere uniti sugli obiettivi e lontano dai personalismi e dal modo di fare individualista. Abbiamo aperto una pagina fb che per il momento servira' a capire chi siamo e quanti siamo. A breve cercheremo di organizzarci meglio. Intanto, il 1 ottobre si terra' a Roma un incontro per presentare uno statuto condiviso che dovra' essere sottoscritto da tutti coloro che decideranno di aderire alla Lista. Per quel giorno saranno presenti: Sonia Alfano, Salvatore Borsellino, Pino Masciari, Elio Veltri, Imposimato, Nicola Tranfaglia, Alberico Giostra e tanti, tanti altri che credono in questa iniziativa popolare. Chiunque puo' partecipare con la propria presenza fisica e con idee e proposte. Contattatemi tranquillamente per qualsiasi tipo di informazione. Cliccando sul titolo di questo post si apre la pagina facebook dedicata all'evento. Ciao!
giovedì 21 luglio 2011
La mia Palermo, 19 luglio 2011
Il cemento oscura il sole, madre della terra e della vita. Confonde i colori del mare quasi per farli scomparire. Il cemento schiaccia la gioia di vivere, la speranza, i sogni. Il cemento e' il segno del passaggio dell'avidita', della menzogna, dell'oppressione, dell'inganno. Il cemento emana un calore infernale. Vorresti fuggire, scappare ma ti tiene inchiodato li, ti paralizza, ti toglie le forze. Sfinito ti siedi, soccombi e abbassi la testa. Ogni tanto qualcuno passa e ti offre un sorso d'acqua, appena un sorso, quel tanto che basta per non farti morire. Non avendo piu' la forza per alzare lo sguardo non ti accorgi che intorno a te tutto sta morendo ugualmente. Ma qualche volta, il vento fresco riesce a farsi strada, attraversa i vicoli maleodoranti, sfiora le narici della disperazione e della miseria, entra nei polmoni e allarga il torace. Ti permette per un breve istante di respirare, di alzarti in piedi, di guardare, di vedere, di capire, di ascoltare, di scorgere tra il cemento i resti della civilta'. Si apre uno squarcio nel cielo ed ecco che riesci ad afferrare la liberta'. Una nube lascia cadere qualche goccia e piange con te. Diventi il vento e ti accorgi che puoi volare verso il sogno che per troppo tempo non hai osato sognare. La mia Palermo. 19 luglio 2011.
Studio, pensiero, confronto, critica, azione...
Cari amici, vi propongo questa bellissima e utile riflessione di un uomo che, come Salvatore Borsellino fa della memoria storica il motivo e lo spunto per creare concretamente e realisticamente un cambiamento culturale ed etico ponendo in evidenza la differenza tra uno Stato che lavora per il bene comune ed uno Stato che lavora per il potere individuale mediante la criminalita' organizzata. Buona lettura.
Magistrati e Funzionari?
DI ELIO VELTRI
Berlusconi ha ragione quando afferma che la riforma della giustizia, o meglio, della magistratura è “ epocale”, anche se non del tutto originale. Epocale lo è perchè modifica profondamente tutti gli articoli della Costituzione promulgata nel 1947 ed entrata in vigore nel 1948. Anche se “epocale”, non è del tutto originale perchè la bozza della Commisione Bicamerale presieduta da D’Alema, predisposta da Boato e fatta saltare con tutto il banco da Berlusconi, l’aveva largamente anticipata, se non nelle virgole, nella impostazione.
Prima di entrare nel merito degli articoli più significativi è opportuno fornire una valutazione generale della riforma dell’attuale governo per capire alcune questioni fondamentali:
Anche se il titolo IV non è più Magistratura ma Giustizia, in realtà, la proposta del governo, della Giustizia non si occupa affatto. La Giustizia, infatti, è il servizio che lo Stato fornisce ai cittadini e oggi quel servizio non funziona ma non certo per le ragioni che hanno indotto il governo a presentare la riforma. Non funziona e non perchè, come prevede la Costituzione, le carriere dei magistrati non sono separate; i giudici rispondono solo alla legge; c’è un solo Consiglio Superiore della magistratura; il ministro della giustizia ha meno poteri di quanti gliene da la riforma Berlusconi- Alfano; i magistrati sono inamovibili. La Giustizia non funziona, nonostante il dettato costituzionale, perchè i tempi dei processi penali, civili, amministrativi e tributari sono troppo lunghi e incidono negativamente sulla vita delle persone, delle famiglie e del paese; sugli affari e sul fisco. Eppure,la riforma proposta non modifica di una virgola i tempi dei processi. Inoltre, la Giustizia non funziona perchè la pena può essere certa per i deboli e i poveri, ma mai per i potenti, i prepotenti e i ricchi a causa della lunghezza dei processi studiata apposta per arrivare alla prescrizione dei reati e alla concessione delle attenuanti generiche che non si negano a nessuno che abbia buoni avvocati; a causa delle impugnazioni senza limiti per cui tutti ricorrono sapendo che un processo non arriverà mai a sentenza definitiva.
La riforma del governo invece si occupa della Magistratura e con un obiettivo preciso e inequivocabile: separare i giudici dai magistrati inquirenti( i temuti pubblici ministeri), togliere a questi ultimi la copertura e la difesa costituzionale, trasformandoli da magistrati in funzionari dello Stato. Quindi, cancellando uno dei poteri dello Stato.
Leggendo bene gli articoli il declassamento è chiarissimo: I CSM diventano due, la parola magistratura viene cancellata dal testo costituzionale per cui i magistrati dell’accusa somigliano sempre più a superpoliziotti che a magistrati. Sono meno indipendenti perchè non rispondono più solo alla legge costituzionale, ma anche alla legge ordinaria che regola il funzionamento dell’ordinamento giudiziario e prevede una precisa gerarchia dell’ufficio del pubblico ministero. Per cui a pensar male..... come dice Andreotti, è più facile controllare un centinaio di capi delle procure che alcune migliaia di pubblici ministeri. Nei due Consigli superiori della magistratura previsti dalla riforma si modificano anche le rappresentanze perchè i cosiddetti laici, di nomina politica, saranno la metà e non un terzo come prevede oggi la legge. Inoltre, il Consiglio Superiore della Magistratura diventa un organo burocratico e amministrativo che non può più esprimere pareri sulle leggi, fornire indirizzi e approvare delibere “a tutela” dei magistrati che vengono attaccati o minacciati. E tutto questo mentre i poteri del Ministro della giustzia aumentano perchè assume anche quello di ispezione e riferisce alle Camere sull’andamento della giustizia che tradotto significa che sarà il Parlamento a decidere anno per anno quali reati la magistratura deve perseguire per primi. Ad esempio, gli scippi e le rapine prima dei reati di mafia, finanziari e contro la pubblica amministrazione, come corruzione e concussione. Capire perchè e facile: i primi sono reati di strada che vengono commessi da poveracci e da delinquenti senza protezioni sociali e politiche, i secondi dalla Casta( politica, finaziaria e ammintrativa). Un’altra chicca riguarda la polizia giudiziaria che non rispondendo più “ direttamente” al pubblico ministero potrà iniziare le indagini da sola e a sua discrezione. A questo punto sarebbe interessante chiedere quanti italiani sono contenti di avere una polizia giudiziaria sottratta al controllo dei magistrati. Infine, e non certo per importanza, i magistrati dell’accusa non sono più inamovibili per cui sicuramente, rischiando trasferimenti e responsabilità personali gravi con esborsi di migliaia di euro, tranne pochi, prima di inimicarsi il potente di turno ci penseranno due volte. L’unico punto della riforma condivisibile è l’istituzione della Corte disciplinare, autonoma dal CSM, perchè è giusto che sia un organismo esterno terzo a valutare comportamenti sbagliati e illeciti e comminare eventuali sanzioni. A meno che non sia presieduta, come prevedeva la proposta della Bicamerale, da un Procuratore generale nominato dal Senato e cioè dalla politica, perchè in questo caso la toppa sarebbe peggiore del buco. Ma una scelta come quella della Corte disciplinare per essere credibile dovrebbe essere subito accompagnata dalla decisione di trasferire ad altra autorità i poteri che oggi sono delle Giunte della Camera e del Senato per le elezioni e per le autorizzazioni a procedere nelle quali i parlamentari decidono le loro incompatibilità, ineleggibilità e, soprattutto, se devono andare in galera o no.
Nel 1962 Giuseppe Maranini, il più grande studioso liberale delle Istituzioni italiane, maestro di tantissimi e notissimi costituzionalisti e politologi( Urbani, Panebianco, Sartori ecc), autore della bellisma “ Storia del potere in Italia” che consiglio di leggere come un romanzo, convocava un convegno internazionale a Firenze nella facoltà di Scienze Politiche dove insegnava. A quel convegno hanno partecipato molti scienziati della politica, delle istituzioni e magistrati provenienti da altri paesi. Maranini nella pubblicazione degli atti scrive:” Dove trovate giudici liberi- e cioè garantiti nella loro libertà- troverete sempre, se approfondirete la ricerca, un valido sistema pluralista”. E ancora:” Le garanzie della libertà della giustizia si riassumono in modo integrale e assoluto, nelle garanzie della libertà del singolo giudice, libertà contro tutti: libertà contro se stesso, e cioè contro il pregiudizio e le passioni, libertà contro gli altri giudici, libertà contro il potere politico, libertà contro qualunque potere di fatto. Il giudice non può ricevere istruzioni, nè direttive, nè subire influenze: se non il giudice non è più lui, se non il giudice diventa lo schermo di un altro giudice lontano, occulto, irragiungibile, irresponsabile”. Quel Convegno con a caso porta questo titolo: Magistrati o Funzionari? Berlusconi e Alfano che si dichiarano liberali dovrebbero riflettere e ascoltare la voce di un liberale DOC. Le opposizioni, a loro volta, dovrebbero abbandonare le polemiche sterili e gli insulti e proporre una Riforma alternativa della Giustizia, servizio essenziale per i cittadini e per la democrazia.
Magistrati e Funzionari?
DI ELIO VELTRI
Berlusconi ha ragione quando afferma che la riforma della giustizia, o meglio, della magistratura è “ epocale”, anche se non del tutto originale. Epocale lo è perchè modifica profondamente tutti gli articoli della Costituzione promulgata nel 1947 ed entrata in vigore nel 1948. Anche se “epocale”, non è del tutto originale perchè la bozza della Commisione Bicamerale presieduta da D’Alema, predisposta da Boato e fatta saltare con tutto il banco da Berlusconi, l’aveva largamente anticipata, se non nelle virgole, nella impostazione.
Prima di entrare nel merito degli articoli più significativi è opportuno fornire una valutazione generale della riforma dell’attuale governo per capire alcune questioni fondamentali:
Anche se il titolo IV non è più Magistratura ma Giustizia, in realtà, la proposta del governo, della Giustizia non si occupa affatto. La Giustizia, infatti, è il servizio che lo Stato fornisce ai cittadini e oggi quel servizio non funziona ma non certo per le ragioni che hanno indotto il governo a presentare la riforma. Non funziona e non perchè, come prevede la Costituzione, le carriere dei magistrati non sono separate; i giudici rispondono solo alla legge; c’è un solo Consiglio Superiore della magistratura; il ministro della giustizia ha meno poteri di quanti gliene da la riforma Berlusconi- Alfano; i magistrati sono inamovibili. La Giustizia non funziona, nonostante il dettato costituzionale, perchè i tempi dei processi penali, civili, amministrativi e tributari sono troppo lunghi e incidono negativamente sulla vita delle persone, delle famiglie e del paese; sugli affari e sul fisco. Eppure,la riforma proposta non modifica di una virgola i tempi dei processi. Inoltre, la Giustizia non funziona perchè la pena può essere certa per i deboli e i poveri, ma mai per i potenti, i prepotenti e i ricchi a causa della lunghezza dei processi studiata apposta per arrivare alla prescrizione dei reati e alla concessione delle attenuanti generiche che non si negano a nessuno che abbia buoni avvocati; a causa delle impugnazioni senza limiti per cui tutti ricorrono sapendo che un processo non arriverà mai a sentenza definitiva.
La riforma del governo invece si occupa della Magistratura e con un obiettivo preciso e inequivocabile: separare i giudici dai magistrati inquirenti( i temuti pubblici ministeri), togliere a questi ultimi la copertura e la difesa costituzionale, trasformandoli da magistrati in funzionari dello Stato. Quindi, cancellando uno dei poteri dello Stato.
Leggendo bene gli articoli il declassamento è chiarissimo: I CSM diventano due, la parola magistratura viene cancellata dal testo costituzionale per cui i magistrati dell’accusa somigliano sempre più a superpoliziotti che a magistrati. Sono meno indipendenti perchè non rispondono più solo alla legge costituzionale, ma anche alla legge ordinaria che regola il funzionamento dell’ordinamento giudiziario e prevede una precisa gerarchia dell’ufficio del pubblico ministero. Per cui a pensar male..... come dice Andreotti, è più facile controllare un centinaio di capi delle procure che alcune migliaia di pubblici ministeri. Nei due Consigli superiori della magistratura previsti dalla riforma si modificano anche le rappresentanze perchè i cosiddetti laici, di nomina politica, saranno la metà e non un terzo come prevede oggi la legge. Inoltre, il Consiglio Superiore della Magistratura diventa un organo burocratico e amministrativo che non può più esprimere pareri sulle leggi, fornire indirizzi e approvare delibere “a tutela” dei magistrati che vengono attaccati o minacciati. E tutto questo mentre i poteri del Ministro della giustzia aumentano perchè assume anche quello di ispezione e riferisce alle Camere sull’andamento della giustizia che tradotto significa che sarà il Parlamento a decidere anno per anno quali reati la magistratura deve perseguire per primi. Ad esempio, gli scippi e le rapine prima dei reati di mafia, finanziari e contro la pubblica amministrazione, come corruzione e concussione. Capire perchè e facile: i primi sono reati di strada che vengono commessi da poveracci e da delinquenti senza protezioni sociali e politiche, i secondi dalla Casta( politica, finaziaria e ammintrativa). Un’altra chicca riguarda la polizia giudiziaria che non rispondendo più “ direttamente” al pubblico ministero potrà iniziare le indagini da sola e a sua discrezione. A questo punto sarebbe interessante chiedere quanti italiani sono contenti di avere una polizia giudiziaria sottratta al controllo dei magistrati. Infine, e non certo per importanza, i magistrati dell’accusa non sono più inamovibili per cui sicuramente, rischiando trasferimenti e responsabilità personali gravi con esborsi di migliaia di euro, tranne pochi, prima di inimicarsi il potente di turno ci penseranno due volte. L’unico punto della riforma condivisibile è l’istituzione della Corte disciplinare, autonoma dal CSM, perchè è giusto che sia un organismo esterno terzo a valutare comportamenti sbagliati e illeciti e comminare eventuali sanzioni. A meno che non sia presieduta, come prevedeva la proposta della Bicamerale, da un Procuratore generale nominato dal Senato e cioè dalla politica, perchè in questo caso la toppa sarebbe peggiore del buco. Ma una scelta come quella della Corte disciplinare per essere credibile dovrebbe essere subito accompagnata dalla decisione di trasferire ad altra autorità i poteri che oggi sono delle Giunte della Camera e del Senato per le elezioni e per le autorizzazioni a procedere nelle quali i parlamentari decidono le loro incompatibilità, ineleggibilità e, soprattutto, se devono andare in galera o no.
Nel 1962 Giuseppe Maranini, il più grande studioso liberale delle Istituzioni italiane, maestro di tantissimi e notissimi costituzionalisti e politologi( Urbani, Panebianco, Sartori ecc), autore della bellisma “ Storia del potere in Italia” che consiglio di leggere come un romanzo, convocava un convegno internazionale a Firenze nella facoltà di Scienze Politiche dove insegnava. A quel convegno hanno partecipato molti scienziati della politica, delle istituzioni e magistrati provenienti da altri paesi. Maranini nella pubblicazione degli atti scrive:” Dove trovate giudici liberi- e cioè garantiti nella loro libertà- troverete sempre, se approfondirete la ricerca, un valido sistema pluralista”. E ancora:” Le garanzie della libertà della giustizia si riassumono in modo integrale e assoluto, nelle garanzie della libertà del singolo giudice, libertà contro tutti: libertà contro se stesso, e cioè contro il pregiudizio e le passioni, libertà contro gli altri giudici, libertà contro il potere politico, libertà contro qualunque potere di fatto. Il giudice non può ricevere istruzioni, nè direttive, nè subire influenze: se non il giudice non è più lui, se non il giudice diventa lo schermo di un altro giudice lontano, occulto, irragiungibile, irresponsabile”. Quel Convegno con a caso porta questo titolo: Magistrati o Funzionari? Berlusconi e Alfano che si dichiarano liberali dovrebbero riflettere e ascoltare la voce di un liberale DOC. Le opposizioni, a loro volta, dovrebbero abbandonare le polemiche sterili e gli insulti e proporre una Riforma alternativa della Giustizia, servizio essenziale per i cittadini e per la democrazia.
martedì 5 luglio 2011
Catene e liberta'
Diritti, liberta', giustizia? Ma fatemi il piacere. Ogni cosa, a partire dalla piu' piccola e' stata gia' decisa per noi. Lo spettro delle lobby e delle caste si muove infierendo colpi al nostro benessere fisico e morale mentre loro diventano sempre piu' potenti e sempre piu' ricchi. Chi si mette in mezzo, chi interferisce con i loro progetti viene eliminato e non piu' con la violenza ma attraverso campagne volte a screditare ed isolare.
La scorsa settimana sono stata a Pejo, in Trentino. Boschi, laghi, torrenti, panorami tanto belli da togliere il fiato. Ogni pomeriggio mi recavo al centro di cure termali dove per 2 euro mi veniva concesso di usufruire delle acque curative naturali del posto. Ad ogni sorso ferruginoso e rigenerativo che facevo non potevo fare a meno di chiedermi: ma perche' devo pagare per avere dalla natura un bene che appartiene a tutti e che per giunta e' in grado di alleviare una moltitudine di patologie mediche? Un quesito ovvio che ha generato in me un senso di sdegno e di rabbia nei confronti di chi lucra sul bene comune e sulla nostra salute. Ma non e' finita qui. Rientro a casa. Considerati gli effetti molto benefici che l'acqua ferruginosa ha avuto sul mio metabolismo entro in internet per cercare un'acqua in bottiglia che abbia le stesse proprieta' di quella che avevo bevuto per sette giorni a pagamento. Ebbene si, ero disposta, o meglio costretta ad acquistare quell'acqua che era stata in grado di aiutarmi laddove la medicina tradizionale aveva fallito. Cosa scopro? L'acqua ferruginosa non esiste in commercio. Perche'? Trattasi di ferro quest'ultimo si deposita sul fondo della bottiglia creando un aspetto sgradevole all'acqua che diventerebbe cosi' incommerciabile. Le lobby dell'acqua in bottiglia rimuovono attraverso processi chimici questo minerale tanto prezioso per la nostra salute ovviamente a favore del proprio guadagno. L'alternativa? Acquistare in farmacia integratori di ferro ma anche di vitamina c perche' la vitamina c favorisce l'assorbimento metabolico del minerale in questione. Evviva, ci guadagnano le caste dell'industria farmaceutica! E questo e' solo un esempio delle tante catene che ci hanno legato al collo. A me iniziano a pesare un po' troppo, e a voi? Speriamo di non arrivare al punto di non riuscire a muoverci piu'...
17-18-19 luglio 2011: le Agende Rosse a Palermo
17-18-19 luglio 2011: le Agende Rosse a Palermo
Quest'anno in occasione dell'incontro a Palermo partira' un pullman gratutito che raccogliera' lungo il suo tragitto tutti coloro che desiderano partecipare alla manifestazione in via D'Amelio dove ha perso la vita il giudice Paolo Borsellino ma che, per vari motivi, non hanno la possibilita' di farlo. Per informazioni scrivete o telefonate alla nostra redazione del sito www.19luglio1992.com
Quest'anno in occasione dell'incontro a Palermo partira' un pullman gratutito che raccogliera' lungo il suo tragitto tutti coloro che desiderano partecipare alla manifestazione in via D'Amelio dove ha perso la vita il giudice Paolo Borsellino ma che, per vari motivi, non hanno la possibilita' di farlo. Per informazioni scrivete o telefonate alla nostra redazione del sito www.19luglio1992.com
lunedì 4 luglio 2011
Proiettili contro pietre
Proiettili contro pietre. E la guerra tra poveri continua, e i ricchi diventano sempre piu' ricchi e i poveri rimangono nelle tenebre. E' questa la morale di una storia senza tempo. Una storia che conosciamo tutti ma dalla quale difficilmente troveremo il coraggio necessario per uscirne. Siamo schiavi, i dipendenti sfruttati del potere che non capiscono che solamente l'unione portera' il bene comune. Non posso fare a meno di chiedermi se lo vogliamo davvero.
Christina Pacella
Ho visto
Di rientro dalla valsusa... affumicato come un salmone ho visto una coscia di un manifestante esplodere squarciata da un lacrimogeno sparato ad altezza uomo, ho visto un agente appostato a tirare su spettatori inermi (forse perchè infastidito dalle loro riprese. ho visto sassi di diversi chili volare lanciati da un cavalcavia di 80 metri... e sul cavalcavia c'erano solo tutori dell'ordine... e sotto c'ero io... e penso che non pago le tasse per tutto qesto, e non voglio che i nostri ragazzi crescano pensando che la repressione delle opinioni sia dovuta a qualsiasi costo ho anche visto volare pietre dal lato dei manifestanti (in maglietta felpa e caschetto da cantiere) indirizzate verso plotoni di polizia armati e coperti fino ai denti... a difendere supinamente loschi affari di orribili affaristi ed ho pensato che io non voglio credere che la nonviolenza rimanga senza strumenti e senza la mia voce, ma che di fronte a un uso impressionante della violenza stupida e sorda.... la forza della nonviolenza a volte risplende di meno non ho neanche toccato un sasso, nè un bastone... mi sono avvicinato solo alle recinzioni (belle robuste) ed ho gridato (senza insultare) che il progetto alta velocià a me non piace , è uno spreco di denaro, un insulto all'ambiente ed ad una popolazione, un' ubriacatura pr l'egoismo di qualcuno che pensa che arrivare mezz'ora prima a parigi o a lisbona significhi qualcosa.... mi han gasato.... ho camminato su sentieri ripidi di montagna due ore di fianco a dei ragazzi vestiti di nero e condiviso la borraccia con loro e quando è poi stato il momento il malox e il limone... ragazzi un po'disorientati, forse , ma i ricerca, un po' randagi, con gli occhi buoni come i loro cani enormi ed inermi.... un'armata brancaleone che sogna un mondo migliore e pensa che questo possa essere costruito pietra su pietra... anche scagliandola addosso al gigante che non ti ascolta ... non condivido il loro metodo, ma mi fanno tanta tenerezza... Loro sognano e si battono per le loro idee mettendoci i loro giovani corpi, corazzati con materassini e caschi della vespa Gli altri dall'altra parte, obbediscono, coperti di protezioni e corazze e scudi, riescono a vestire e liberarsi della loro umanità a comando (perchè penso che, finito il "servizio" anche loro tornino a giocare con i loro figli )... Ai miei ragazzi insegno a non stare mai zitti e a non rinunciare ai propri diritti... usando la forza della nonviolenza... mettendoci tutta la loro faccia.... spero sinceramente che non si trovino mai a essere tra quei ragazzi un po' randagi e disorientati pulciosetti e sognatori, ma ancor meno tra quegli altri gonfi ed impacciati nelle loro armature... Ma se proprio doevessi scegliere... augurerei loro qualche pulce!
Di: Giampiero Monaca
Christina Pacella
Ho visto
Di rientro dalla valsusa... affumicato come un salmone ho visto una coscia di un manifestante esplodere squarciata da un lacrimogeno sparato ad altezza uomo, ho visto un agente appostato a tirare su spettatori inermi (forse perchè infastidito dalle loro riprese. ho visto sassi di diversi chili volare lanciati da un cavalcavia di 80 metri... e sul cavalcavia c'erano solo tutori dell'ordine... e sotto c'ero io... e penso che non pago le tasse per tutto qesto, e non voglio che i nostri ragazzi crescano pensando che la repressione delle opinioni sia dovuta a qualsiasi costo ho anche visto volare pietre dal lato dei manifestanti (in maglietta felpa e caschetto da cantiere) indirizzate verso plotoni di polizia armati e coperti fino ai denti... a difendere supinamente loschi affari di orribili affaristi ed ho pensato che io non voglio credere che la nonviolenza rimanga senza strumenti e senza la mia voce, ma che di fronte a un uso impressionante della violenza stupida e sorda.... la forza della nonviolenza a volte risplende di meno non ho neanche toccato un sasso, nè un bastone... mi sono avvicinato solo alle recinzioni (belle robuste) ed ho gridato (senza insultare) che il progetto alta velocià a me non piace , è uno spreco di denaro, un insulto all'ambiente ed ad una popolazione, un' ubriacatura pr l'egoismo di qualcuno che pensa che arrivare mezz'ora prima a parigi o a lisbona significhi qualcosa.... mi han gasato.... ho camminato su sentieri ripidi di montagna due ore di fianco a dei ragazzi vestiti di nero e condiviso la borraccia con loro e quando è poi stato il momento il malox e il limone... ragazzi un po'disorientati, forse , ma i ricerca, un po' randagi, con gli occhi buoni come i loro cani enormi ed inermi.... un'armata brancaleone che sogna un mondo migliore e pensa che questo possa essere costruito pietra su pietra... anche scagliandola addosso al gigante che non ti ascolta ... non condivido il loro metodo, ma mi fanno tanta tenerezza... Loro sognano e si battono per le loro idee mettendoci i loro giovani corpi, corazzati con materassini e caschi della vespa Gli altri dall'altra parte, obbediscono, coperti di protezioni e corazze e scudi, riescono a vestire e liberarsi della loro umanità a comando (perchè penso che, finito il "servizio" anche loro tornino a giocare con i loro figli )... Ai miei ragazzi insegno a non stare mai zitti e a non rinunciare ai propri diritti... usando la forza della nonviolenza... mettendoci tutta la loro faccia.... spero sinceramente che non si trovino mai a essere tra quei ragazzi un po' randagi e disorientati pulciosetti e sognatori, ma ancor meno tra quegli altri gonfi ed impacciati nelle loro armature... Ma se proprio doevessi scegliere... augurerei loro qualche pulce!
Di: Giampiero Monaca
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