martedì 8 marzo 2011

Manifestazione nazionale a difesa della Costituzione

Il Movimento Agende Rosse di Salvatore Borsellino aderisce alla manifestazione nazionale a difesa della Costituzione. Io saro' a Civitanova Marche insieme alle Agende della provincia di Fermo e dintorni. Cliccando sul titolo di questo post si aprira' il programma organizzativo della giornata
Invito tutti a partecipare. La Costituzione e' affare di ognuno di noi e non possiamo stare a guardare mentre gli sciacalli la divorano.

domenica 6 marzo 2011

150 Proposte non bastano


In molti avranno letto dell'iniziativa 150 Proposte per L'Italia lanciata dall'onorevole Sonia Alfano. Personalmente credo che non bastano 150 proposte per cambiare il nostro Paese. E' ormai ovvio che oltre alle proposte occorre sporcarsi le mani e scendere sul “campo di battaglia”. Sporcarsi le mani vuol dire continuare a tracciare il percorso che abbiamo ereditato da uomini come Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Uomini “diversi” che hanno lavorato all'interno dello Stato per segnare un cambiamento politico, sociale, morale e culturale che potesse far emergere quella maggioranza di cittadini onesti che erano stati e che sono tutt'ora convinti di essere una minoranza impotente difronte all'istituzionalizzazione del crimine organizzato. Sporcarsi le mani vuol dire parlare di mafie consapevoli che ci saranno entita' che tenteranno di trascinare il nostro sogno di un Paese diverso nel fango. Questa e' l'unica arma in grado di mantenere divisa una maggioranza potenzialmente capace di capovolgere un sistema politico – imprenditoriale – istituzionale colluso. E' prioritario continuare a stressare il concetto che le mafie sono il primo male da debellare nel nostro Paese. Urge trasmettere l'idea che, come per ogni malattia non si deve avere ne paura ne vergogna di raccontarla.

La vera rivoluzione consiste nel cercare di parlare con l'altro per aprire un dialogo con la controparte. L'obiettivo e' quello di trovare una unita' che vada al di la dell'ideologia politica per cercare una strada condivisa che porti al bene del Paese. Per fare questo credo sia necessario smettere di guardare alla controparte come il nemico poiche' altro non e' che l'espressione del concetto democratico nella diversita' di pensiero. Il nemico sono quella manciata di collusi che attraverso un monopolio mediatico ci hanno convinti che noi non possiamo fare la differenza e che non vale la pena nemmeno provarci perche': “tanto sono tutti uguali”, perche' “tanto non cambiera' mai niente”. Abbiamo dimenticato di avere un grande diritto, un diritto che puo' trasformare le nostre vite in vite dignitose e civili. Noi abbiamo il voto. Per vedere realizzate le 150 Proposte per l'Italia dobbiamo tornare a credere nel voto che deve cessare di essere un voto di scambio. Sono fermamente convinta che sia questo il punto di partenza per avviarci verso un cambiamento concreto e reale. Noi cittadini dobbiamo difendere gelosamente il nostro voto. Nessuno deve abrogarsi la prerogativa di quantificare i nostri voti in moneta perche' la nostra liberta' non ha prezzo. Non lo si puo' dare in cambio di qualcosa, non lo si puo' dare per un marciapiede nuovo, per un parcheggio per l'auto davanti casa, per la scalinata nuova della scuola. Tutte queste cose che gli sciacalli di turno vorrebbero far passare come concessioni sono semplicemente nostri diritti. Tutto cio' appartiene ad un insieme piu' vasto in grado di determinare il vero progresso democratico e civile di una nazione. La capacita' di uno Stato di ragionare in termini di bene collettivo si determina nella fiducia che ripone nella giustizia poiche' essa e' metro di uguaglianza. Uno Stato democratico investe in istruzione, in lavoro, in sanita' pubblica, nell'ambiente e non annulla il valore del voto trasformandolo in merce di scambio. Ogni campagna elettorale basata sul voto di scambio e' una campagna vuota, senza progetto, priva di sogno. Portera' degrado sociale ed economico e gettera' noi cittadini in un vortice di disperazione con un unico sbocco; quello di rendenderci schiavi di dittatori /prestigiatori che nascondono l'inganno mostrando l'apparente prosperita' e liberta' di questo Paese passando attraverso il tubo catodico narcotizzante.

Cio' premesso penso che tutti dobbiamo partecipare alle 150 Proposte per L'Italia perche' rappresentano i nostri sogni. Per questo non ne bastano 150. Ci deve essere una proposta per quanti sono i cittadini italiani. Il sogno non e' un'ideologia retorica. E' il precursore di ogni cambiamento. Il sogno unisce perche' nutrito da amore e passione. Non a caso Martin Luther King diceva: “I have a dream...”.