domenica 30 marzo 2008

Dolphin's Last Dance - L'ultimo ballo di un delfino

In questo vido Carl Safina, biologo e cofondatore del Blue Ocean Institute descrive la condinzione di un delfino spiaggiato vivo. Dopo aver capito che l'animale stava morendo di vecchiaia sorge il dubbio che spesso arriva quando si tenta di salvare un animale in difficoltà. E' un dilemma morale; qual'è il comportamento giusto da adottare, qual'è l'azione più compassionevole nei confronti dell'animale? Spesso quando un animale si spiaggia è in condizioni di salute pessime. SE sopravvive nessuno può garantire che poi sarà riportato nel suo ambiente naturale. Ciò significa che il suo futuro, la sua vita sarà una vita di cattività. Ci sono anche casi in cui tutto va a buon fine. Io credo che quando si ha a cuore il benessere di questi animali cercare una risposta è impossibile. Si agisce per il loro bene, punto. Quello che ne segue va gestito nel miglior modo possibile e con la stessa buona fede che si ha quando si interviene e si soccorre uno spiaggiato.

- Vasco Rossi - Un senso

Lasciatevi trasportare dalla musica!
E' come essere trasportati dalle onde del mare!

sabato 29 marzo 2008

Una piccola notizia!

La UE sta pensansando di adottare sanzioni contro il Canada per la caccia disumana ai bellissimi cuccioli di foca. Le loro pellicce vengono vendute prevalentemente ai mercati dell'est in paesi come la Russia. SAREI LA PRIMA A METTERE LA FIRMA A FAVORE DELLE SANZIONI CHE VUOLE APPLICARE LA UE MA HO UNA DOMANDA DA FARE. NON SERVIREBBERO SANZIONI ANCHE CONTRO LA UE PER LA DEMOLIZIONE DELLE POPOLAZIONI DI SQUALI CHE VENGONO UCCISI BARBARICAMENTE CON UN METODO CHIAMATO FINNING A FAVORE DEL MERCATO ORIENTALE? NON SI POSSONO LANCIARE PIETRE QUANDO SI VIVE IN UN PALAZZO DI CRISTALLO!

UN PASSO AVANTI MA 10 INDIETRO!


Da diverso tempo ormai nella regione Marche si parla dell'istituzione del Parco Marino. In tutto il mondo i politici di ogni credo devono necessariamente prendere atto della situazione disastrosa in cui imperversano i mari e gli oceani del mondo. Sono inoltre in qualche modo costretti ad adottare misure per la tutela degli ecosistemi marini vista la crescente consapevolezza del pubblico riguardo le tematiche ambientali. Qui, a Porto San Giorgio invece stiamo ancora discustendo se è il caso di dichiarare questo tratto di mare Parco Marino. I pescatori, in particolare quelli che pescano vongole si oppongono. Hanno paura di non riuscire a pescare abbastanza e quindi di dover chiudere bottega. Se da una parte la loro preoccupazione è comprensibile dall'altro assolutamente no. In questa regione come un po' lungo tutta la costa Adriatica, l'industria della pesca è in forte crisi. Una delle cause di questa crisi è dovuta alla pesca selvaggia avvenuta negli ultimi decenni. Lo sfruttamento della pesca ha causato un ampio declino della presenza di molte specie ittiche. I brevi periodi in cui c'è il fermo pesca ormai non sono assolutamente sufficienti per la ripopolazione. Le istituzioni, quindi i politici hanno il dovere di spiegare ai pescatori che la loro attività andrà sicuramente persa anche se il Parco Marino non esistesse. I PESCI NON CI SONO PIU'. I politici devono rassicurare i pescatori dicendo loro che il Parco Marino servirà principalmente ad aiutare il mare a ripopolarsi e che nei momenti difficili le istituzioni saranno loro vicini dando sostegno economico. Sono davvero infuriata. Ci rendiamo conto a che livelli siamo ancora? Il paese tracolla e i regimi politici, ormai sorpassati continuano lungo la strada dell'individualismo più sfrenato. Credetemi, è demoralizzante e scoraggiante. Ma non mi fermo, dovessi lottare fino alla fine dei miei giorni!

martedì 25 marzo 2008

DA NON PERDERE!

Se cliccate sul sito www.storiedimare.blogspot.com nell'elenco qui a fianco troverete una serie di documentari davvero molto belli. Sono in inglese ma è un inglese semplice e quindi abbordabile per molti. Ve lo dice una madrelingua quindi provate a vederli. Se avete bisogno di spiegazioni sarò felice di aiutare. I documentari parlano del Mediterraneo. Non si trovano facilmente documentari come questi che parlano dei nostri mari. Anche se non capite tutto quello che viene detto le immagini e le riprese parlano da sole. NON PERDETELI!

Parliamo di pipistrelli


Forse non suscitano le stesse emozioni di un cucciolo di delfino o di una tartarughina appena uscita dal guscio ma, secondo me nella loro bruttezza sono carini e poi sono mammiferi anche loro. Ma non è questa la notizia. "I pipistrelli non volano di giorno e non volano d'inverno", dice il New York Times. Il 90% dei pipistrelli che abitano le caverne e le miniere di New York sono morti. Virus, batteri, tossine,pericolo ambientale, disfunzione metabolica o fungo? E' un vero mistero! L'unica certezza è data dal fatto che in molti degli animali trovati morti è stata riscontrata una syndrome chiamata White Nose Syndrome. Letteralmente significa "Sindrome del Naso Bianco". Esperti dicono che la moria non interessa soltanto New York ma che il fenomeno si sta manifestando anche in altre località abitate da colonie di pipistrelli degli USA. Cosa ne pensate? Un'altro campanello d'allarme o esagerazioni scientifiche/ambientali?

lunedì 24 marzo 2008

SOGNI DI MARE


Io sogno molto. In quasi tutti i miei sogni l'elemento acqua è presente. A volte prende la forma di un oceano in tempesta dalle acque turbolenti dove io sono immersa. Altre volte l'acqua è un mare calmo che improvvisamente allaga la mia casa. Strano lo so ma è così. Sin da piccola nei miei sogni ci sono spesso anche balene e delfini. Da bambina nuotavo con loro. Mi sfioravano e potevo sentire il mio cuore battere forte quando vedevo le loro immense pinne o la coda passarmi davanti a gli occhi. A volte mi ruotavano intorno cantando come fosse un girotondo. Da grande poi i miei sogni sono cambiati. L'oceano c'è sempre ma lo devo cercare. Quando finalmente arrivo percorro un pontile che mi porta vicino ad esso. Mi tuffo. L'acqua è torbida e dove la visibilità da bambina era limpida ora ho difficoltà vedere. Di colpo ci sono anche le balene. Non giocano più insieme a me. Con un gesto estremamente delicato ma deciso mi prendono nella bocca e mi ripongono sul pontile. Da li le vedo allontanarsi. Il rumore del respiro che perviene dallo sfiatatoio è forte. In quel momento non vorrei vederle andar via ma sono impotente. Devo attendere che ritorni la notte.

SONO CONVINTA CHE LE PAROLE ABBIANO UN IMMENSO POTERE. CREANO,TOCCANO,STIMOLANO,UNISCONO. PERCHE' NON PROVATE A RACCONTARE VOI UN'ESPERIENZA CHE VI LEGA A L'ACQUA, ALLA NATURA,ALLA VITA.

Io non riesco a guardare questa immagine! Cosa suscita in voi?

sabato 22 marzo 2008

Vivo


Vivo,
ogni momento poichè non ritornerà.
Amo,
i miei figli ora poichè dopo chissà.
Ascolto,
gli amici ridere,piangere,criticare cercando di non giudicare
ricordando che c'è poco tempo per amare.
Apro gli occhi,poichè è mattina.
Nel letto mi giro, e arriva quel dolce respiro
silenzioso come le ore del mattino.
E non mi par vero di avere tutto questo
aspettando un primo gesto
in quell'istante prima del risveglio
quando odo i battiti del mio cuore
che di giorno si perdono nel rumore.
I ticchettii dell'orologio sono tante gocce.
Riempiono un bicchiere
che è già mezzo pieno.
Lo sposto dal ciglio del tavolo
poichè non deve cadere
poichè voglio ancora bere!

di
Christina Pacella

il bisogno di cambiare

Può darsi che il bisogno di cambiamento derivi dal fatto che sono perenemmente alla ricerca della vera "me". Negli ultimi tre anni ho ritrovato parte di me stessa. Ma la vita è un'evoluzione continua. Mi sono resa conto che la mia passione per il mare,i cetacei,gli squali, le tartarughe marine e via dicendo è collegata a tante altre realtà della mia vita. L'amore e la passione che delineano un impegno che ho preso per salvaguardare l'ambiente rappresentano gli elementi che creano il terreno per lo sviluppo di tutti gli altri progetti che compongono la quotidianità. Le attività sociali e politiche di cui non pensavo avrei mai fatto parte attivamente e in prima persona ora sono presenti in funzione di un obbiettivo finale che si delinea ogni giorno di più. Quindi il mio blog da oggi si occuperà di vita nella consapevolezza che il nostro equilibrio deriva e dipende dalla natura di cui noi siamo parte integra. Credo sia importante creare un collegamento tra la mia passione per il mare e gli eventi che caraterrizano la nostra epoca. Ritrovare un equilibrio naturale,ritrovare gli istinti premordiali che sono dotati di spontaneità e di onestà per trapiantarli nell'era della comunicazione e della tecnologia. Potrebbe essere questa la chiave che riaprirà la porta ad una umanità perduta,scoraggiata, povera di spirito, che non si domanda più PERCHE'.