domenica 31 ottobre 2010

Ehi, tu che fai finta di niente...guarda questo video.

Primo incontro agende Rosse della provincia di Fermo



Lunedi' 8 novembre alle 21.00 primo incontro del Movimento delle agende Rosse fermane. Ci ritroveremo in Piazza San Giorgio (Centro Pastorale Betania). Perche' il loro sorriso viva per sempre. Restare a guardare non serve a nulla. Vi aspettiamo a Porto San Giorgio!

giovedì 28 ottobre 2010

La Regione Marche allineata con il governo per privatizzare l'acqua

La Giunta Regionale delle Marche intende consegnare l’acqua delle nostre sorgenti a “soggetti privati o a società miste” entro il 31/12/2011 e nel frattempo per garantire che ciò avvenga senza difficoltà vieta “nuovi affidamenti anche sotto forma di proroghe o rinnovi in attesa dell’espletamento delle procedure di evidenza pubblica”. Lo scrive nero su bianco all’art.38 della sua proposta di legge n.42 presentata il 29/9/2010.
Infischiandosene del 1.400.000 firme recentemente raccolte contro la privatizzazione dell’acqua di cui oltre 44.000 nella nostra Regione si vuole procedere spediti nella direzione voluta dai grandi gruppi economici e finanziari nazionali e multinazionali (con i relativi sponsor di vario colore anche nelle Marche) che, incapaci attuare qualsiasi politica economica ed industriale sostenibile e competitiva, vogliono trasformare in monopoli privati i servizi pubblici indispensabili per la stessa sopravvivenza dei cittadini.
Tutto ciò mentre “fioccano” ogni giorno autorevoli pareri, norme regionali e sentenze che affermano la competenza dei Governi Regionali e Locali nell’esclusione o l’inclusione nel mercato di un servizio pubblico. Ciò sulla base della natura, del fine, del destinatario del servizio stesso e non certo dell’entità dei suoi costi e dei suoi ricavi! E’ ovvio pertanto che un servizio come quello idrico, finalizzato ad assicurare un diritto umano, non può che essere privo di “rilevanza economica”!
Non a caso Regioni come la Campania (LR .n.2 del 21/01/2010), la Puglia (D.G.R. n.1959 del 20/10/2009) ed altre, sulla spinta dei movimenti per l’acqua pubblica e dell’opinione pubblica generale, hanno proceduto e stanno procedendo in tal senso. Le Marche no!
Questo avviene nonostante le solenni promesse del Governatore Spacca che in occasione della presentazione del suo programma di legislatura si è impegnato a “promuovere e tutelare la gestione pubblica dei beni primari, quali ad esempio l’acqua” facendo finta di dimenticare che nel suo programma elettorale, concordato con l’UDC, apriva la porta ai profitti privati annunciando subdolamente una “collaborazione tra soggetti pubblici e privati nei servizi di pubblica utilità”.
Non si può permettere tutto ciò!
Proprio la legge di Assestamento del Bilancio 2010, data l’urgenza di intervenire a salvaguardia di un bene comune quale l’acqua, contrariamente dal diventare la premessa della privatizzazione, può essere l’occasione per bloccarla, stabilendo con un apposito articolo, ad esempio, ciò che è letteralmente stabilito dalla citata legge regionale campana: “ La regione disciplina il servizio idrico integrato regionale come servizio privo di rilevanza economica...Tutte le forme attualmente in essere di gestione del servizio idrico con società miste o interamente private decadono a far data dalle scadenze dei contratti di servizio in essere.”

Facciamoci sentire!
Non consentiamo che gli interessi economici di pochi e/o le alchimie politiche e programmatiche dettate da logiche di potere prevalgano sui diritti dei cittadini!
Presidiamo il Consiglio Regionale il 3 Novembre che legifererà al riguardo per non farci ancora calpestare!

Massimo Rossi
Componente del Tavolo Piceno per l’Acqua Pubblica
Consigliere Provinciale di Ascoli Piceno di Rifondazione Comunista

l'acqua è un bene prezioso



NELLE MARCHE STA PARTENDO LA PRIVATIZZAZIONE DELL'ACQUA NONOSTANTE LE PROTESTE DEI CITTADINI. CI HANNO VENDUTI ALLE MULTINAZIONALI. NON POSSIAMO RESTARE A GUARDARE.

lunedì 25 ottobre 2010

Voices of the Wind - Native American - Beautiful - Meditation



I nostri eroi

Ti saluto, o solitudine.
Compagna dei miei risvegli e della buonanotte.
Ti muovi sfiorando gesti d'amore di madri, mogli, figli e fratelli,
aggrappati ad un soffio di speranza
mentre il vento ti attorciglia alla mia consapevolezza.
Nelle strette di mano di colleghi indifferenti ti insinui,
nei sorrisi ipocriti di falsi amici mi colpisci,
e negli occhi di ideali e valori ti mimetizzi
come un'ombra che scompare nell'oscurita',
nel deserto avido di quell' onesta' che risale le coste nude della morale.
Ti sento calpestare ogni mio passo.
Ti sento respirare, divenire forte,
seduta al banchetto della paura,
quella che nessuno vede,
quella soffocata dalla paura stessa
t'ingozzi soddisfatta.
Ma la ragione e' tua nemica ed il pensiero ti ruba spazio.
E mentre fisso, diritto il proiettile che sta arrivando
tu, solitudine mi abbandoni.
Perche' ogni incertezza diviene limpida
e l'unica lacrima che scivolera' lungo la valle della vita
bagnera' la mia anima di liberta'
per raggiungere un lago chiamato “verita' “.

di
Christina Pacella

Le Agende Rosse e la Scorta Civica per Nino Di Matteo - 20 novembre 2010

Le Agende Rosse e la Scorta Civica per Nino Di Matteo - 20 novembre 2010

Giovanni Falcone e Paolo Borsellino



Ritorno al mio blog con questo video, e non e' un caso. E' passato molto tempo. Molte cose sono cambiate ed altre sarebbe bello potessero cambiare. Ma il cambiamento puo' avvenire solamente se siamo a noi a volerlo. Non mi riferisco meramente alle nostre vite personali ma al nostro Paese. Viviamo tempi difficili e la crisi politica, economica, sociale e morale si ripercuote direttamente nelle vite di ognuno di noi. Assistiamo al degrado della scuola, della sanita', del lavoro. Assistiamo a scempi ambientali che vedono il consumo del suolo a favore della speculazione edilizia che spesso porta con se l'opprimente mano della criminalita' organizzata collusa con pezzi deviati delle istituzioni politiche. Politiche ambientali che favoriscono le compagnie petrolifere e che mettono in serio pericolo l'habitat dei nostri mari. Il "bene collettivo" e' divenuto ormai un vecchio e nostalgico ricordo intrappolato nelle pagine della nostra poesia Costituzionale. Un quadro lugubre che lascia poca speranza per il futuro dei nostri figli. Cosa fare dunque? Non ci sono risposte semplici. Non ci sono risposte che vedranno un cambiamento a breve. Ci sono voluti decenni per arrivare al fondo del baratro e ci vorranno decenni per ripristinare la Democrazia e la Liberta' nel nostro Paese. Non ci resta che rimboccarci le maniche e lottare, ognuno come puo' e con i mezzi che ha disposizione. Parlare, comunicare con i nostri giovani perche' possano comprendere e ricordare la storia di uomini come Falcone e Borsellino. I "nostri eroi" non erano semplicemente magistrati. Sono un esempio di rettitudine ed integrita' morale per le quali hanno dato la vita nella consapevolezza che fare la cosa giusta li avrebbe tolti a noi, a questa societa' troppo presto. Sono uomini come loro che devono diventare le icone dei nostri figli e non i personaggi delle varie edizioni di programmi immondizia come il Grande Fratello, il programma che quest'anno prevede persino la presenza del figlio di un mafioso. Domandiamoci quali siano i messaggi che vogliamo far recepire alla generazione futura, quella a cui spettera' il compito di governare l'Italia? Invito tutti a resistere per difendere la parte sana dell'Italia, quella che crede e lotta per difendere i diritti sanciti dalla nostra Costituzione.