lunedì 7 aprile 2008
EMOZIONI
Ieri ho portato i bimbi del mio "Little English Club" a visitare l'acquario di Cattolica. Questa è la terza volta che lo visito e mi succede sempre la stessa cosa. C'erano poche persone ieri e guardavo i bambini scorazzare da una vetrata all'altra. I loro occhi erano assetati di visioni nuove. Dovevate vederli mentre pigiavano le mani e i nasi sugli oblò che ospitavano il plankton. Poi via di corsa a vedere il timido polpo, la tartaruga Fegghy(riabilitata dalla Fondazione Cetacea e ora ospite dell'acquario di Cattolica),le razze ballerine, i pesci pagliaccio fino ad arrivare alla vasca degli squali. "Li possiamo accarezzare Christina?", mi chiedevano. "Io voglio fare l'immersione!", dicevano altri. Quanto entusiasmo, quanta meraviglia, quanta curiosità, quanto amore ho respirato ieri insieme a quei bambini. E anche questa volta mi sono commossa. Perchè? Perchè davanti a tante creature così belle mi sento molto piccola. Ci sono esseri nei nostri mari che misurano 3 millimetri che hanno la stessa identica importanza di quelli che misurano 10 metri. I nostri figli lo capiscono ma spesso noi no. E davanti all'innegabile crollo di vita dei mari e degli oceani oggi penso a quanto siamo egoisti,superficiali,disonesti e crudeli. Inizio a provare un po' di amarezza. Ho davvero paura che ce ne accorgeremo quando sarà troppo tardi, quando i bambini potranno scoprire il mare soltanto attraverso una vetrata.
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