sabato 5 febbraio 2011

Un nuovo inizio


La giornata di oggi per me ha segnato l'inizio di una nuova avventura. E' cosi' che affronto la vita. Una serie di avventure che, nel bene e nel male ci avvicinano al significato della nostra esistenza. Non ci sono esistenze che valgono di piu' o di meno. Ognuno di noi sceglie un percorso nel tentativo di trovare quel po' di felicita' che all'ultimo giro di giostra ci permette di dire:"ha avuto un senso".
Tra le varie attivita' che svolgo con infinita gioia e passione c'e' il volontariato con il circolo di Legambiente Fermo Valdaso dove ricopro il ruolo di "educatrice ambientale". Non sono amante di titoli o di categorie. La necessita' di dovermi in qualche modo "collocare" per essere credibile provoca in me un certo fastidio. Ma, come ben sappiamo nella societa' odierna non ci si riconosce per cio' che si fa concretamente o per chi si e' nel profondo del cuore bensi' ci identifichiamo attraverso le etichette che ci "elevano" nell'infinita scala del rango sociale, come se il titolo rappresentasse una sorta di garanzia di qualita'. Nulla di piu' falso. Lavoro nel volontariato da molti anni ormai e le persone migliori sono sempre quelle che rimangono in disparte, sono quelle dietro le quinte la cui autentica generosita' e' spesso l'ingrediente principale dei grandi progetti che portano al vero progresso dell'umanita'.
Ed e' proprio questo che ho visto accadere stamani durante la conferenza stampa per presentare le attivita' in programma del nostro giovane circolo. Ho visto il trionfo del buon senso della societa' civile. Ho ascoltato idee innovative che provenivano da semplici cittadini. Persone che ogni giorno si cementano per difendere i diritti dei piu' deboli ma anche quelli del territorio e dell'ambiente la cui voce e' sommersa dal fango delle nostre cattive abitudini e da una mentalita' sciacalla che di fatto stupra la Natura dalla quale dipendiamo. Ho avvertito una passione trainante, talmente trainante da coinvolgere e convogliare forze politiche, associative e popolari verso il traguardo impolverato del bene collettivo. Per la prima volta non sono state nominate le parole "destra" e "sinistra". Il confronto e' stato dettato dalla buona fede di ogni partecipante e laddove non c'e' stato accordo abbiamo aperto la strada al ragionamento su tematiche cruciali dalle quali provengono scelte in grado di valorizzare la societa' in cui viviamo e nello stesso modo di distruggerla.
Vivo in italia da piu' di vent'anni e oggi per la prima volta il mio cuore mi ha detto: "si, e' questa la strada giusta". E non parlo di una strada priva di difficolta' o di delusioni. Parlo di una strada trasparente, sinergica dove una scelta sbagliata puo' capitare ma non sara' frutto dell'interesse personale del personaggio di turno. Sara' la scelta sbagliata di chi onestamente ha creduto di fare la cosa giusta. In questo paese sul mare oggi ha vinto la resistenza di coloro che dedicano la propria vita alla conquista di un mondo migliore. A Porto San Giorgio stiamo tirando fuori la testa dalla melma in cui e' scivolato il nostro Paese. Abbiamo salutato i nostri concittadini invitandoli a partecipare a questo nuovo inizio. Abbiamo chiuso la porta della sala conferenze e ci siamo rimboccati le maniche consapevoli che la parte piu' difficile e' appena iniziata.

2 commenti:

Marco Affronte ha detto...

Il più banale, ma molto sentito, in bocca al lupo.
Male che vada (ma andrà bene senz'altro), un vecchio naturalista romagnolo con cui collaborare lo trovate sempre...
Un abbraccio.

christina ha detto...

Lavorare insieme sara' la parte piu' bella di questa avventura. Ti abbraccio forte e grazie.