sabato 29 novembre 2008

Porto San Giorgio: un giardino da salvare



Continuano a gettare fumo negli occhi usando falsi pretesti dall'aria buonista.
La giunta comunale di Porto San Giorgio continua lungo una linea che prevede l'abbattimento di numerevoli pini marittimi adiacenti la linea ferroviaria di Viale Cavallotti. La richiesta, pervenuta dalle Ferrovie dello Stato non è stata visionata da altri se non dall'amministrazione stessa. Per tanto non possiamo essere certi che le Ferrovie abbiano chiesto l'abbattimento delle piante o semplicemente la messa in sicurezza della linea ferroviaria. Considerato il taglio indiscriminato avvenuto negli ultimi giorni di piante sane nella Arena Europa di Porto San Giorgio al fine di posizionare una pista di ghiaccio ed una giostra, molti cittadini temono che ci siano, anche per lo scempio dei pini marittimi, secondi fini di cui non siamo al corrente. Se davvero il comune teme per la sicurezza pubblica sarebbe auspicabile una verifica strumentale ( da parte di esperti qualificati) riguardante lo stato di salubrità delle piante in questione. L'ente o la persona da nominare per tale verifica dovrebbe essere nominato in consiglio comunale al fine di rendere trasparente gli intenti della giunta.

L'ABBATTIMENTO DI ALBERI CONTRIBUISCE IN MODO DECISIVO AL RISCALDAMENTO GLOBALE.

IL PATRIMONIO DI PORTO SAN GIORGIO SONO IL MARE ED IL VERDE. IL MARE RISCHIA IL TRACOLLO. MOLTO VERDE E' GIA' STATO TOLTO. LA NOSTRA ECONOMIA SI BASA SULLA PESCA E SUL TURISMO. ENTRAMBI I SETTORI SONO SOFFERENTI. SE L'ECONOMIA NON GIRA I COMMERCIANTI FALLIRANNO.

COSA VOGLIAMO FARE?

3 commenti:

Anonimo ha detto...

male

Anonimo ha detto...

SE PUO'ESSERE UTILE
qualche anno fa a Montappone il sindaco e l'amministrazione comunale (2002) voleva abbattere 68 tigli secolari nel viale che da accesso al centro storico. Si formò un comitato "salviamo i Tigli" , vi furono assemblee, la presa di posizione delle associazioni ambientaliste e, soprattutto, l'intervento della soprintendenza ai beni ambientali e storici delle Marche che verificato il bene da tutelare e l'ottusità dell'amministrazione comunale impose il vincolo e... dopo il ricorso da parte del comune al Tar Marche ed al Consiglio di Stato, perdendo su tutti i fronti ORA I TIGLI SONO SALVI.
Legambiente e VVF su delega di Fulco Pratese tutelarono anche legalmente al TAR e Consiglio di Stato.

Non si può abbattere un bene quando questo diventa menoria storica e culturale di un paese!!
Lo stesso può essere parte di una valorizzazione in un contesto di tessuto storico come "Borgo Marinaro".
AUGURI

Anonimo ha detto...

Grazie di cuore per il consiglio. Di fatto "il verde" è una questione che riguarda tutta l'Italia ma, i media non ne parlano. Chissà perchè???!!!

Christina